Sono un Professore Universitario, insegno finanza aziendale, risk management e portfolio management e mi occupo di finanza comportamentale da oltre venti anni.
È nato tutto per caso, un mio vecchio collega mi chiamò nel suo ufficio e mi disse: “Ho trovato questa roba strana…tu sei strano, quindi ti potrebbe piacere…”
Si trattava di una collezione di articoli accademici di finanza comportamentale, un approccio mai studiato prima, mi si è aperto un mondo! Al tempo, la finanza comportamentale praticamente non esisteva in Italia. Il mese dopo, come tutti gli anni a ottobre, venne attribuito il Premio Nobel per l’Economia, ma questa volta non a un economista, bensì… a uno psicologo, Daniel Kahneman, per le sue ricerche in ambito di psicologia cognitiva, applicate alle decisioni economiche.
Finalmente si abbandonava l’ipotesi di perfetta razionalità degli individui a favore di un approccio più realistico, ognuno di noi nel momento in cui è chiamato a prendere decisioni di qualsiasi natura, non si comporta in maniera ‘perfettamente razionale’, questo non significa che siamo individui ‘irrazionali’, ma semplicemente persone ‘normali’ che quando devono fare delle scelte agiscono spinti anche da altri fattori, sia espressivi che emotivi.
Per questo, attraverso i miei studi e le mie ricerche cerco di aiutare le persone a capire quali possono essere gli errori cognitivi ed emotivi che tutti tendiamo a commettere e in che modo è possibile correggerli.
“La finanza comportamentale non solo è
affascinante, ma anche estremamente utile, anzi ormai necessaria, sia per i singoli investitori che per i consulenti finanziari che vogliono aiutare i loro clienti.”
Enrico Maria Cervellati