Comunicare oltre le Età: strategie per connettere generazioni diverse

di Stefano Bertacchi

 

La comunicazione intergenerazionale è un tema cruciale in un mondo sempre più complesso e articolato: secondo diversi studi, nei prossimi anni il panorama lavorativo sarà caratterizzato dalla presenza contemporanea di cinque generazioni. Questo fenomeno è unico nella storia recente e pone sfide e opportunità particolari, specialmente in termini di comunicazione, stili e aspettative. 

Ogni generazione, dai Baby Boomer alla Generazione Z, porta con sé un bagaglio unico di esperienze, valori e preferenze che influenzano il modo di interagire con gli altri. Tuttavia, queste differenze possono anche creare sfide significative, rendendo necessario sviluppare strategie di comunicazione mirate.

Differenze e sfide nella comunicazione intergenerazionale

I Baby Boomer (1946-1964), legati a un approccio più tradizionale, preferiscono interazioni personali e incontri faccia a faccia. La Generazione X (1965-1980) combina pragmatismo e flessibilità, utilizzando principalmente email e telefonate. I Millennial (1981-1996), cresciuti nell’era digitale, prediligono messaggi e social media per comunicazioni rapide, mentre la Generazione Z (1997 e oltre) punta su piattaforme visive e personalizzate come TikTok e Instagram. Queste differenze negli strumenti e nei linguaggi, uniti a valori spesso divergenti – come la fedeltà ai marchi e il risparmio per i Baby Boomer rispetto all’autenticità e alla sostenibilità per le generazioni più giovani – rendono complessa la comprensione reciproca, richiedendo strategie di comunicazione adattabili e consapevoli.

La varietà degli strumenti di comunicazione è una delle sfide principali. Se i Baby Boomer preferiscono un approccio diretto e dettagliato, Millennial e Generazione Z optano per interazioni rapide, sfruttando linguaggi spesso influenzati da trend culturali. Differenze linguistiche, come termini specifici o gergo, possono inoltre ostacolare la comprensione reciproca. Ad esempio, termini come “selfie” o “cringe” sono emblematici rispettivamente di Millennial e Generazione Z, mentre i Baby Boomer utilizzano espressioni che riflettono un’epoca meno digitale.

Elementi comuni nella comunicazione

Nonostante le differenze, alcuni aspetti della comunicazione restano costanti.

Primo: il bisogno di connessione e appartenenza è universale. Ogni individuo a prescindere dalla generazione ha necessità di sentirsi parte di un gruppo o di un “clan”.

Secondo: l’utilizzo seppur con gerghi e strumenti diversi di storie e narrazioni rimane un ulteriore elemento trasgenerazionale, se prima una storia veniva narrata o scritta adesso è magari è attraverso un carosello di foto su Tik Tok ma sempre di una narrazione si tratta.

Terzo: l’importanza della comunicazione non verbale rimane una costante, come sappiamo, tutti noi comunichiamo con l’intero nostro corpo e quello prescinde che tu sia un ragazzo di 18 anni o una persona più in là con l’età.

Sovraccarico informativo e google effect: una sfida trasversale

Un tema che unisce tutte le generazioni è l’eccesso di informazioni che rende difficile discernere ciò che è rilevante. Per contrastarlo, è sempre più essenziale educare all’analisi critica delle fonti, ridurre il sovraccarico informativo e promuovere il confronto.

Ad esempio, organizzare discussioni tra colleghi o familiari può aiutare a combattere il bias dell’errore di conferma, favorendo una comprensione più ampia delle notizie.

Uno dei bias più diffusi oggi è il cosiddetto Google Effect, ovvero la tendenza a considerare una notizia vera solo perché l’abbiamo letta su Google, senza preoccuparci di verificarne le fonti. Questo meccanismo non è nuovo: come mia madre avrebbe detto che una cosa era vera perché l’aveva letta sul giornale, oggi affermiamo che è vera perché trovata su Google, e domani potrebbe essere considerata attendibile semplicemente perché generata da un’AI. Cambia il mezzo generazionale, ma il bias alla base rimane invariato.

 

Comprendere e rispettare le peculiarità generazionali è essenziale per una comunicazione efficace. Adottando strategie personalizzate e valorizzando elementi comuni, è possibile superare le barriere, comprendere le reciproche scale valoriali e creare connessioni significative. In un’epoca di continua evoluzione, la capacità di comunicare attraverso le generazioni rappresenta una competenza indispensabile per individui e organizzazioni.