L’ Italia è uno dei paesi con la maggiore ricchezza netta delle famiglie, con un patrimonio pari a circa 8.700 miliardi di Euro. Nessun paese ha tante risorse private da investire ma ha poche conoscenze per farlo in maniera appropriata.
Una guida ci viene dal libro “Investire con testa e cuore. Come conciliare ragione e sentimento per decisioni di investimento migliori”.
Libro scritto da Enrico Maria Cervellati e Alberto Pattono, il primo professore universitario di materie economiche e il secondo giornalista professionista che si occupa da molti anni di finanza personale.
Gli italiani risparmiano molto ma investono poco e male, in quanto il patrimonio è concentrato su beni poco liquidi come gli immobili o poco appropriati come i titoli di stato a breve termine. Investire con la testa significa farlo con una logica dettata dagli obiettivi e facendo particolare attenzione a tre parametri chiave come rendimento, rischio e tempo. E’ un approccio che porta a considerare la finanza mezzo e non fine per comprare la casa dei sogni, costruire il futuro dei figli e mantenere un tenore di vita dignitoso una volta andati in pensione.
Nella pratica le cose non vanno nel modo teorizzato dagli autori, visto che emotività e vizi di ragionamento in generale portano a prendere decisioni errate in materia di tempo, diversificazione e rischio. Così i saliscendi dei mercati sono aspetti importanti ma tutto sommato secondari. Una volta impostata una strategia non vi è nessuna ragione esterna per cambiarla.
Una rivisitazione si impone solo se cambiano gli obiettivi. La cosa che più mi è rimasta in presso dalla lettura di questo libro riguarda uno studio del Wall Street Journal: Il 91,5% della performance di un portafoglio è dovuto all’asset allocation, quindi a come il capitale è suddiviso nelle classi di investimento come azioni, obbligazioni e liquidità; Il 7% alla selezione dei singoli titoli; meno del 2% al market timing, quindi alla scelta del momento ottimale per entrare e uscire dai mercati.
Il consiglio pratico per chi volesse investire sui mercati riguarda la piramide stratificata degli investimenti. E’ costruita combinando i 2 obiettivi fondamentali degli investitori: la sicurezza e il potenziale guadagno. Alla base della piramide ci sono strumenti di liquidità come conto corrente e certificati dei deposito, ossia somme disponibili in ogni momento con l’obiettivo di fornire la massima sicurezza possibile.
Al livello superiore troviamo titoli obbligazionari con un grado di rischio contenuto. Non poteva mancare il bene rifugio per eccellenza degli italiani, l’immobile anche se gli ultimi anni di caduta dei prezzi ha portato a una sensibile riduzione degli investimenti nel mattone.
Solo una volta soddisfatti questi bisogni primari si può iniziare a investire in strumenti rischiosi di tipo azionario e più speculativo in generale. Investi seguendo una strategia solida e coerente.
Una strategia che come la progettazione di una casa, richiede molta cura all’inizio, ma in compenso comporta pochissimi interventi nel corso del tempo.
Michele Bartolini